CLICK HERE FOR THOUSANDS OF FREE BLOGGER TEMPLATES »

domenica 27 aprile 2008

L'elefante e la lepre


Un giorno una lepre incontrò un elefante ed i due si misero a discutere, la lepre sosteneva di essere più grande dell'elefante e l'elefante sosteneva di essere più grande della lepre. La controversia non trovava risoluzione così la lepre propose di affidarsi al giudizio della gente del paese. Quando i due animali giunsero in città le persone li osservarono incuriosite ed esclamarono che grande lepre pasciuta e che piccolo elefantino grazioso. I due tornarono nel bosco, la lepre soddisfatta e piena di se sbandierò la sua vittoria all'elefante. Il piccolo pachiderma a quel punto alzò il piede ed esclamò: "Grossa lepre scappa prima che ti possa schiacciare con la mia piccola zampa!". La lepre interdetta fuggì via.
Nessuno può definirsi veramente grande o piccolo, tutto dipende da come ti vedono gli altri e soprattutto da come noi percepiamo noi stessi. L'immagine che gli altri si fanno di noi dipende sopratutto da come ci mostriamo loro, una persona con un equilibrio interiore appare diversa da una persona che ha difficoltà ad accettarsi per come è. Il difficile è riuscire ad accettarsi.

sabato 19 aprile 2008

Teoria del caos


Una farfalla che sbatte le ali nel mio giardino può provocare un uragano in Cina?
Ogni nostro gesto, ogni nostra azione, ogni parola detta o non detta, ogni occasione persa ed ogni occasione afferrata, qualsiasi nostro movimento anche il dilatarsi di una pupilla può secondo me portare a conclusioni inaspettate.
La scelta più errata che ritengo di aver fatto nella mia vita è stata la scelta della scuola superiore, quella scelta però mi ha portato a conoscere delle persone e indirettamente forse anche mio marito, mi ha portato verso la laurea e verso la consapevolezza di cosa è e di cosa non è l'amicizia. L'ultimo concorso andato male mi ha spinto ad accettare il lavoro al Centro Giochi Educativo ed a conoscere altre persone che forse mi porteranno verso altri percorsi.
Ogni nostra scelta influenza il destino nostro ed altrui, io non penso esista un futuro determinato, prestabilito, siamo noi a creare e cambiare continuamente il nostro futuro. Una frase una parola, un silenzio possono portarti verso l'amore della tua vita, parcheggiare l'auto in un posto anziché in un altro può portarti ad incontri diversi. Accettare una prima impressione guardando una persona può portarti ad un giudizio o pregiudizio che può limitare le tue possibilità. Potrei continuare all'infinito ma voglio concludere.
Assaporate ogni istante, non perdete occasioni, affrontate la vita senza subirla, ciò che oggi può sembrarvi un esito negativo potrebbe portarvi ad una risoluzione positiva. Ripensando poi al passato agli errori, le occasioni perse, potremo determinarne le conseguenze positive e negative, analizzarne i pro ed i contro, insomma esaminare da tutti i punti di vista dove ci ha portato la teoria del caos.

PS Non è possibile prevedere un uragano dall'altra parte del mondo.

mercoledì 16 aprile 2008

Dimmi perchè piangi


Noi adulti quando piangiamo tendiamo sempre a giustificare le nostre lacrime o a nasconderle, i bambini invece piangono senza dover trovare una scusa, il loro pianto ti racconta ciò che è loro accaduto, il pianto disperato di una caduta, il pianto sommesso della malinconia, il pianto bizzoso di quando non vogliono lasciare la mamma, il pianto arrabbiato di quando un coetaneo gli fa un dispetto, tutte lacrime alle quali non chiedi una motivazione perchè la causa è palese. Ci sono però dei bambini che si sentono in dovere di motivare le proprie lacrime tirando in causa improbabili dolori alla gamba o poco credibili colpi di tosse. Bambini che cercano già una giustificazione dietro cui nascondersi ed alle quali io spero di saper rispondere e saper trasformare in lacrime pure, libere, svincolate perchè i bambini hanno bisogno anche di piangere, le loro lacrime sono liberatorie comunicative, importanti se sapute accettare. Io vorrei insegnare ai bambini anche a piangere e vorrei, a mia volta sentirmi più libera di piangere per rabbia, tristezza, disperazione e commozione senza dovermi giustificare, vorrei essere libera anche di piangere.

martedì 15 aprile 2008

Elezioni

Parlare di politica sul blog non mi piace molto ma consentitemi un piccolo sfogo.
Il tour di fors è finito, tutti (o quasi) hanno votato, molte facce rabbuiate, speranza disilluse, scoraggiamento, false speranze...ed io come mi sento...mi sono alzata dal letto un po' intontita come non avessi ancora digerito il risultato, mi sentivo un po' arrabbiata e scoraggiata, arrivata in ufficio il clima era un po' tetro facce lunghe falso ottimismo, il telefono muto...con il passare delle ore il mio umore grigio però ha iniziato a schiarirsi certo non è color pastello ma mi son fatta coraggio...di strada da fare ce n'è molta, dobbiamo rimboccarci le maniche, sopravvivere al governo Berlusconi, che spero si attenga al programma ed incrocio le dita, (comunque l'opposizione c'è e deve lavora in modo costruttivo per il Paese di tutti e non per pochi).
Per quanto riguarda il PD, a San Vincenzo, ha mostrato la sua forza innovatrice, credo che questa non sia una fine ma la necessità di un reale nuovo inizio fatto di persone nuove idee forti da portare avanti con coraggio, io ci sono e credo che si possa ancora fare molto.