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lunedì 27 ottobre 2008

DA OGGI ADDIO PRECARIATO

Oggi ho firmato il mio ultimo contratto di lavoro,
per la prima volta ho letto la parola tempo indeterminato su un contratto
e non riuscivo a crederci,
adesso ho un lavoro fino alla pensione (se non la eliminano prima),
ma quello che conta è che è il lavoro che sognavo,
il lavoro più bello del mondo,
l'educatrice al nido.

giovedì 23 ottobre 2008

Crescere insieme ai figli


I miei post sono sempre meno frequenti, le mie visite sporadiche, il tempo che manca come sempre è una scusa; in realtà è l'umore che in questo periodo vacilla ed allora non mi va di leggere per riflettere, nè di scrivere per capire, insomma mi chiudo a riccio e cerco di non pensare, non sono pronta per parlare di ciò che mi angustia, come scrivevo qualche post fa avevo due situazioni in sospeso, una è andata come speravo e lunedì dovrebbe risolversi, l'altra si è risolta come non avrei voluto ma come vi dicevo non mi va di parlarne perché la mia parte razionale non riesce a domare quella irrazionale e qualcuno si potrebbe arrabbiare. Quindi non voglio perdermi in questo labirinto senza uscita e voglio parlarvi di un'altra cosa il mio primo incontro studio come educatrice al centro Bruno Ciari di Empoli sul tema: crescere insieme ai figli. Vi riassumo brevemente i punti fondamentali:
La consapevolezza delle difficoltà connesse al ruolo di genitore è ormai molto diffusa, tanto che è quasi luogo comune definire il mestiere di genitore il più difficile del mondo.
L'educazione dell'infanzia si coniuga con il sostegno alle famiglie e con la formazione di una genitorialità condivisa e diffusa; tra genitore ed insegnante deve esserci una reciprocità, molti genitori si sentono soli ed inadeguati, quindi l'educatore deve essere disponibile all'ascolto ed all'incontro con e tra le famiglie. L'educatore deve potenziare i momenti di condivisione, oggi esiste un'enorme incapacità sociale, la nostra società ci ha fatto dimenticare l'importanza di ascoltrare gli altri, di porre attenzione alle molteplicità che ci circondano.
L'educazione deve partire dall'autosservazione dei genitori, dall'ascolto di sè, dalla riflessione del singolo.
L'approccio pedagogico alla famiglia deve essere un approccio etico, perchè è svelamento di umanità soggettiva, è svelamento della famiglia come contesto culturale, è valorizzazione di un senso di identità collettiva che è sempre costrutto e processo anche dei singoli.
Il genitore è una risorsa per altri genitori in una rete circolare basata sull'interazione positiva.
Promuovere nei genitori una maggiore consapevolezza delle proprie responsabiltà educative, favorire una buona relazione tra genitori e figli e il benessere della familgia sono essenziali ai fini della crescita delle nuove generazioni.
Investire sulla famiglia significa investire sul futuro un concetto che non è assolutamente chiaro alla nostra politica nazionale.

domenica 19 ottobre 2008

LA SCUOLA DELLE CONTRADDIZIONI

La Gelmini sta distruggendo tutto con proposte che si contraddicono tra loro sembra un incubo:
Inserimento dei grambiulini in modo che scompaiano le differenze di classe, sinceramente in questo modo le differenze di classe restano piuttosto viene tolta l'individualità di ogni individuo costretto ad indossare un uniforme come se dovesse andare in guerra ed in realtà poco ci manca, comunque se l'intento della Gelmini era smussare le differenze questo entra in contrasto con l'idea delle classi separate per gli stranieri che invece di essere integrati verranno ghettizzati. Introduzione del voto in condotta secondo la Gelmini questa splendida idea tagliera le gambe al bullismo...ma la Gelmini sa da cosa nasce il bullismo, quali cause portano i ragazzi a tali gesti? Io credo proprio di no e anzi credo che questa idea incrementerà il bullismo stesso. Continuando a parlare di voti alle medie spariscono i giudizi e compaiono i voti ma la cosa più bella è che se un bambino non una la sufficienza in ciascun gruppo di materie verrà bocciato....poco chiara sicuramente questa idea ed ancor di più il suo finale che sostiene che comunque la bocciatura è a discrezione del gruppo docente, allora vuoi i voti e le medie o non li vuoi? Il tempo pieno che sembra venga tolto poi ci ripensa allora si lascia altrimenti gli insegnanti silurati dal maestro unico fanno qualcosa, il tempo pieno è una risorsa fondamentale per i ragazzi e le famiglie e da la possibilità di ampliare il programma verso materie importanti ma che non rientrano nell'orario ridotto, ma da dove viene la Gelmini da marte dove ha vissuto fino a ora. Il maestro unico, si torna ai miei tempi con la maestra che va a simpatie e speriamo ti tocchi una brava se no arrivi ale medie e non sai nemmeno le tabelline ma soprattutto speriamo non ti tocchi una di quelle sempre assenti altrimenti c'è da divertirsi.
Parliamo anche dei tagli, sono tagli di 111 milioni alla scuola media, l'anello debole del sistema formativo italiano, e di 50 milioni al fondo ordinario delle scuole, che saranno più sporche, peggio attrezzate e con meno sostegno ai portatori di handicap. L'Università, invece, sconterà una riduzione del 26% dei finanziamenti per il diritto allo studio. Inoltre verranno a mancare 40 milioni per le borse di studio e 21 milioni per gli alloggi universitari.
Il governo Berlusconi colpisce il diritto allo studio consegnandoci un Paese in cui studiare sarà il privilegio di un'élite.

Io sono arrabbiata e disperata allo stesso tempo con il governo ma al tempo stesso sono frustrata da un opposizione che non riesce a far niente per fermarli e lanciare una controproposta per fermarli.

mercoledì 8 ottobre 2008

Raffreddore


Tra l'asilo ed il marito sono riusciti ad attaccarmi il raffreddore.
Il mondo appare ovattato, gli odori non riescono a filtrare attraverso le mie narici (una fortuna per quando cambio i pannolini), i sapori appaiono indefiniti, il naso paonazzo par il continuo soffiare di un liquido trasparente che sembra infinito, la testa che gira, i rumori che sembrano lievi brusii, le parole da interpretare attraverso i movimenti delle labbra.
Passerà...
Questo momento rappresenta un po' la mia attuale realtà ancora un po' nebbiosa e offuscata tra domande rimaste in sospeso, risposte incerte e molti dubbi, speranze, timori.