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domenica 13 gennaio 2008

Punti di vista


Apriamo gli occhi e non limitiamoci a guardare, osserviamo. Raramente ci fermiamo sui gesti quotidiani, nostri o delle persone che ci stanno intorno. Ogni parola, ogni comportamento, spesso nascondono molto di più, sarebbe frustrante analizzare ogni volta i minimi dettagli, quindi, molte volte, ci accontentiamo di uno sguardo veloce per capire il senso delle cose. Le idee che ci facciamo sugli altri o su noi stessi sono basate sui gesti e sulle parole, quindi, prima di farci un'opinione è necessario almeno una volta soffermarci in modo più accurato sui particolari e cercare di capire. Per comprendere gli altri è necessario immedesimarsi in loro, provare a guardare la situazione dal loro punto di vista, un angolazione che può più o meno coincidere con la nostra ma che, comunque, può essere una prospettiva interessante. Osservare per capire è molto importante, soprattutto in occasioni per noi particolarmente difficili, se noi riuscissimo a capire perché alcune persone o situazioni ci mettono in difficoltà potremmo superare molti dei nostri problemi. Conoscere meglio gli altri significa capire meglio sé stessi, ma, un analisi così accurata è molto faticosa, quindi rimbocchiamoci le maniche ( io per prima) e cerchiamo di osservare il mondo da più angolazioni. Ogni scena, ogni persona, perfino noi stessi, se osservati dal giusto punto di vista possono risultare molto affascinanti (il difficile è trovare l'angolazione giusta, io a volte non la trovo anche se mi sforzo).

4 commenti:

Anonimo ha detto...

cavolo se è difficile capire gli altri. pure se uno si sforza e pure se uno inizia dalle persone a cui tiene di più e che sente più vicine. molte volte è difficile capire perfino se stessi!
il brutto è che oggi giorno la maggior parte delle persone volente o nolente non ha la voglia, la forza, la spinta di guardare al di là del proprio naso... in realtà dovremmo tutti seguire il tuo consiglio e forse allora migliorerebbe il nostro modo di vivere!

Vale ha detto...

Ho passato tanto tempo a osservare, cercare di capire, comprendere e "giustificare"...eppure adesso, andrò controcorrente, mi sento un po' stanca perché vedo che il tentativo è quasi sempre da una parte sola, la mia.
Per questo da un po' di tempo continuo ad impegnarmi solo per chi credo "meriti" davvero...
Comunque, Luce, hai ragione...non è sempre facile trovare la giusta angolazione...

Bluto ha detto...

a furia di sbattere contro un muro di gomma ti passa la voglia di essere empatico.

LaStefy ha detto...

Passavo di qui...ho letto il tuo post e mi è venuto in mente Duccio Demetrio: non so se lo conosci...parla del metodo autobiografico come modo per conoscere se stessi, per osservarsi come se si fosse un'altra persona...vabè, non voglio essere pesante, però magari anche per il tuo lavoro può servire! ;-)
B.giornata!