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martedì 24 febbraio 2009

Nido nel modello sistemico

Il nido è un sistema, un’unità intera e unica costituita da parti in relazione tra loro, tale che l'intero risulti diverso dalla semplice somma delle parti e qualsiasi cambiamento in una di queste parti influenza la globalità del sistema. Contesto e dinamiche individuali si co-determinano l'uno con l'altro. Per la legge della totalità il sistema si costituisce dall'interazione reciproca degli elementi che lo compongono, per tanto gli individui influenzano il sistema, così come il sistema influenza gli individui stessi. Qualsiasi cambiamento in una parte del sistema produce necessariamente un cambiamento nelle altre parti e nel sistema più ampio, inoltre la variazione acquista significati diversi, a seconda dei differenti contesti di riferimento. Questo è il motivo per cui le educatrici all'interno del mio nido ruotano nelle tre sezioni ed i bambini sono liberi di scegliere il contesto in cui trascorrere la mattinata.

Creare autonomia significa offrire un sistema di riferimenti multipli, scelte diverse; legare i bambini ad un solo punto di riferimento, infatti, potrebbe creare dipendenza. Stili educativi diversi arricchiscono il bambino, relazioni distinte innescano il cambiamento, scambi di energie, di materiali, di persone e di informazioni con l'ambiente esterno si configurano come essenziali allo sviluppo del bambino.

L’ambiente è soggetto a continui mutamenti ma tende comunque a mantenere un buon livello di omeostasi, infatti vengono offerte situazioni ridondanti, dotate di più soluzioni possibili e prevedibili, l'efficacia dell’organizzazione, infatti, non dipende dalla sua struttura e dai suoi componenti (attribuzione di ruoli all'interno del sistema), ma dipende dal livello di coerenza del sistema. L'organizzazione pertanto è efficace nella misura in cui i diversi elementi dei sistema sono tra loro interdipendenti e coerenti.

mercoledì 4 febbraio 2009

Patente

Lunedì mi hanno telefonato dalla scuola guida (da settembre ero pronta per prendere la patente della moto) e mi hanno avvertito che era cambiato il mezzo con cui avrei fatto l'esame e che l'esame era oggi. Quindi le guide con la vespa sono risultate inutili, sono andata lunedì sotto il diluvio a provare la moto e mi sono bagnata come un pulcino, però ho mostrato tutte le mie doti nascoste di biker e oggi all'esame dopo una sola prova dio guida ce l'ho fatta, ho fatto lo slalom, l'8, il corridoio di birilli, la frenata e la prova su strada così finalmente ho preso la patente A2.